A San Siro 75

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Galleria Vittorio Emanuele

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Tra Piazza Duomo e Piazza della Scala, è il salotto dei milanesi.

Qui si incontrano businessman che vanno di fretta, studenti e tanti turisti che si fermano a osservare il suo splendore in stile eclettico.

La Galleria può essere anche visitata accompagnati da una guida per un approfondimento storico e architettonico.

Alla Galleria è inoltre legata una delle tradizioni di Milano che i turisti non mancano di osservare con molto divertimento: per avere fortuna bisogna ruotare per tre volte su se stessi con il tallone destro puntato sulle parti intime del toro che è ritratto sul pavimento dell’Ottagono nel mosaico dello stemma della città di Torino.

In Galleria si trovano anche diversi negozi di firme e marchi prestigiosi, tanto che da è da alcuni considerata il Natale proseguimento del quadrilatero della moda.

In occasione di Expo 2015, la Galleria è stata completamente restaurata e corredata dall’apertura della nuova Feltrinelli di via Foscolo e del Mercato del Duomo. Inoltre è possibile passeggiare sui tetti della Galleria grazie all’iniziativa Highline Galleria.

La presenza di passaggi coperti di Milano intesi come portici risale alla città medievale: nel XIII secolo Bonvesin de la Riva annotava nelle sue Meraviglie di Milano la presenza di circa sessanta porticati nella città, allora chiamati “coperti”.

Con l’avvento degli Sforza prima e della dominazione spagnola poi, i porticati vennero progressivamente demoliti fino a lasciarne pochissimi superstiti, tra cui il coperto dei Figini che sarebbe stato paradossalmente demolito per la realizzazione della galleria Vittorio Emanuele II

. D’altro canto Milano fu la prima città in territorio italiano e dell’Impero austriaco, con la galleria De Cristoforis, a dotarsi di un passage sulla moda di quanto stava accadendo nelle principali capitali europee dove si costruivano passaggi con copertura in ferro e vetro a carattere commerciale, come le galerie Vivienne di Parigi e Burlington Arcade di Londra

 

 



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